Statuetta in avorio di un domatore di leoni scoperta a Delfi

P. AMANDRY

Statuetta in avorio di un domatore di leoni scoperta a Delfi

 Syria,  1944-1945 


Questa statuetta appartiene al tesoro scoperto nel 1939 sotto la Via Sacra (cf. BCH, lxiii, 1939, pp. 86-119); raffigura un personaggio maschile in piedi, che tiene con la mano destra una lancia appoggiata contro di sé e con la mano sinistra posa sulla testa di un piccolo leone eretto contro il suo fianco sinistro. La descrizione, basata su un'analisi dettagliata, ci orienta verso l'arte ionica (Efeso-Samos-Mileto), molto fortemente influenzata dall'Asia, soprattutto hittita, ma l'autore pensa anche all'arte lidia. I documenti più strettamente correlati sono gli avori di Efeso e le statuette di Samo. Per la data l'autore propone la seconda metà del VII secolo, senza nascondere che la cronologia dell'arte ionica arcaica è ancora molto incerta; il documento di Delfi rivela l'arte ionica in stato nascente, in via di liberarsi dall'ambiente orientale: lo spirito ionico si afferma già con il suo gusto per una vita potente e pacifica, la sua virtuosità tecnica nel trattamento dei dettagli. - Il tema è quello del maestro degli animali; il leone è del resto sottomesso e quasi fedele. L'autore colloca questo tema nella serie arcaica e, anziché collegarlo alla tradizione micenea, pensa a un'influenza asiatica diretta. Questo maestro degli animali potrebbe essere ad Apollo a Delfi. Conclude mostrando che se l'arte del continente greco, di Creta, persino di Rodi, è già nel VII secolo chiaramente ellenizzata, l'arte ionica dello stesso periodo è ancora ambigua e fortemente orientale.