Pan

Pan, uno dei grandi otto dei o dei di prima classe degli Egizi, che gli tributavano un culto particolare ma non gli sacrificavano né capre né caproni, poiché alle sue immagini dava il volto e i piedi di questo animale, adorando sotto questo simbolo il principio della fecondità della natura. I Greci lo dicevano figlio di Zeus e della ninfa Thymbris o, piuttosto, di Hermes e Penelope. Pan era principalmente onorato in Arcadia, dove faceva famosi oracoli. Gli si offriva in sacrificio miele e latte di capra. Si rappresentava solitamente come molto brutto, con il viso infiammato, i capelli e la barba trascurati, con corna, una pelle di capra stellata sullo stomaco e il corpo di caprone dalla cintura in giù, in sostanza non diverso da un Fauno o da un Satiro. Spesso tiene un bastone da pastore come dio dei pastori e un flauto a sette fori, chiamato il flauto di Pan, perché si crede che l'abbia inventato. Veniva anche considerato dio dei cacciatori.

Il Minotauro

 Il Minotauro è una figura della mitologia greca, nota per essere una creatura mostruosa con il corpo di un uomo e la testa di un toro. Questa figura è stata spesso associata alla distruzione e alla morte, e la sua storia è stata raccontata in molte opere d'arte e letteratura.


Secondo la leggenda, il Minotauro era il figlio della regina Pasifae e del toro di Poseidone. Era una creatura mostruosa, con il corpo di un uomo e la testa di un toro, e viveva nel labirinto costruito dal re Minosse sull'isola di Creta. Il Minotauro era noto per la sua ferocia e la sua crudeltà, e spesso attaccava gli uomini che entravano nel labirinto.


Il re Minosse aveva creato il labirinto per imprigionare il Minotauro, ma ogni anno doveva sacrificare sette giovani ateniesi al mostro per placare la sua ira. Tuttavia, un anno il principe Teseo decise di affrontare il Minotauro e di ucciderlo. Con l'aiuto della principessa Arianna, Teseo riuscì a trovare la via d'uscita dal labirinto e a uccidere il mostro.


La figura del Minotauro è stata vista come un simbolo della forza distruttiva della natura e della crudeltà umana. La sua figura è stata rappresentata in molte opere d'arte e letteratura, e la sua storia è stata raccontata in molte leggende e miti. Inoltre, la figura del Minotauro ha ispirato molte opere d'arte e letteratura, tra cui il celebre dipinto di Pablo Picasso "Guernica".

il Minotauro  rappresenta la forza distruttiva della natura e la crudeltà umana.


Equidna

Equidna è una figura della mitologia greca, nota per essere una creatura mostruosa con il corpo di un serpente e la testa di una donna. Questa divinità è stata spesso associata alla distruzione e alla morte, e la sua figura è stata rappresentata in molte opere d'arte e letteratura.


Secondo la leggenda, Equidna era la figlia di Gea e di Tàrtaro, e rappresentava la forza distruttiva della natura. Era una creatura mostruosa, con il corpo di un serpente e la testa di una donna, e aveva la capacità di emettere veleno dalle sue bocche. Inoltre, era nota per la sua ferocia e la sua crudeltà, e spesso attaccava gli uomini e gli animali.


Equidna era anche nota per essere la madre di molte creature mostruose della mitologia greca, tra cui il Minotauro, la Chimera, lo Scilla e il Cerbero. Queste creature erano temute dagli uomini e spesso rappresentavano la distruzione e la morte.


Nonostante la sua natura mostruosa, Equidna è stata vista come una figura importante della mitologia greca, che rappresentava la forza distruttiva della natura. La sua figura è stata rappresentata in molte opere d'arte e letteratura, e la sua discendenza ha ispirato molte storie e leggende.


Tifone

 Tifone è una delle figure più temute della mitologia greca, noto per essere una creatura mostruosa con poteri sovrumani. Questo dio è stato spesso associato alla distruzione e alla violenza, e la sua figura è stata rappresentata in molte opere d'arte e letteratura.


Secondo la leggenda, Tifone era il figlio di Gea e di Tàrtaro, e rappresentava la forza distruttiva della natura. Era una creatura mostruosa, con centinaia di teste di serpente e ali enormi che gli permettevano di volare. Inoltre, aveva la capacità di emettere fuoco e lava dalle sue bocche, e poteva scuotere la terra con la sua forza.


Tifone era noto per la sua ostilità nei confronti degli dei dell'Olimpo, e spesso cercava di distruggerli. In una famosa battaglia, Tifone riuscì a sconfiggere molti dei dell'Olimpo, tra cui Zeus, che fu costretto a fuggire in Egitto per riprendersi dalle ferite.


Tuttavia, alla fine Tifone fu sconfitto da Zeus, che lo colpì con un fulmine e lo seppellì sotto il monte Etna. Secondo la leggenda, Tifone è ancora vivo sotto il vulcano, e ogni volta che si muove, provoca eruzioni e terremoti.


In sintesi, Tifone è una figura temuta della mitologia greca, che rappresenta la forza distruttiva della natura. La sua figura è stata rappresentata in molte opere d'arte e letteratura, e la sua battaglia con gli dei dell'Olimpo è stata vista come un simbolo della lotta tra il bene e il male. Anche se Tifone è stato sconfitto, la sua figura continua ad ispirare molte opere d'arte e letteratura, e rimane una delle figure più temute della mitologia greca.


Prometeo

Prometeo è una delle figure più importanti della mitologia greca, noto per aver rubato il fuoco agli dei e averlo dato agli uomini. Questo atto gli ha causato molte sofferenze, ma ha anche portato alla creazione della civiltà umana.


Secondo la leggenda, Prometeo era un titano, figlio di Iapeto e di Climene. Era noto per la sua intelligenza e la sua astuzia, e spesso aiutava gli uomini a risolvere i loro problemi. Tuttavia, un giorno decise di rubare il fuoco agli dei e di darlo agli uomini, che fino ad allora erano costretti a vivere nell'oscurità e nel freddo.


Gli dei, infuriati per questo gesto, punirono Prometeo infliggendogli una serie di torture. Lo legarono ad una roccia e mandarono un'aquila a mangiare il suo fegato ogni giorno, che si rigenerava ogni notte. Questa punizione durò per molti anni, finché Prometeo non fu liberato da Ercole.


Nonostante la sua punizione, Prometeo è stato visto come un eroe dai greci antichi, che lo consideravano un simbolo della conoscenza e della ribellione contro l'autorità. La sua figura è stata spesso rappresentata nell'arte e nella letteratura, e ha ispirato molti scrittori e artisti nel corso dei secoli.


Inoltre, Prometeo è stato associato alla creazione della civiltà umana, poiché il fuoco che ha rubato agli dei ha permesso agli uomini di scoprire l'agricoltura, la metallurgia e molte altre attività che hanno portato alla nascita della civiltà. In questo senso, Prometeo è stato visto come un simbolo della conoscenza e della creatività umana.


In sintesi, Prometeo è una figura importante della mitologia greca, che ha ispirato molte opere d'arte e letteratura nel corso dei secoli. La sua figura è stata vista come un simbolo della conoscenza e della ribellione contro l'autorità, e ha contribuito alla creazione della civiltà umana.


Pan diventa Fauno

Fauno è una figura della mitologia romana che ha le sue radici nella mitologia greca. Fauno era un dio della natura, noto per la sua abilità di comunicare con gli animali e per la sua passione per la musica e la danza.


Nella mitologia greca, Fauno era conosciuto come Pan, il dio della natura e della pastorizia. Era spesso rappresentato come un uomo con le gambe e le corna di una capra, e aveva la capacità di suonare la sua flauta magica per incantare gli animali e gli dei.


Nella mitologia romana, Fauno era spesso associato alla dea della natura, Bona Dea, e veniva spesso rappresentato come un uomo con le gambe e le corna di una capra, con una pelle di leopardo e una flauta. Era noto per la sua abilità di comunicare con gli animali e per la sua passione per la musica e la danza.


Fauno era anche associato alla fertilità e alla sessualità, ed era spesso rappresentato in scene di festa e di celebrazione. Era venerato come un dio della natura e della vita selvaggia, e molte persone lo pregavano per la buona fortuna e la prosperità.


La figura di Fauno è stata rappresentata in molte opere d'arte e letterarie nel corso dei secoli, tra cui la poesia di John Milton "L'Allegro" e la scultura di Gian Lorenzo Bernini "Apollo e Dafne". La sua figura continua ad affascinare e ispirare le persone ancora oggi, come simbolo della natura selvaggia e della bellezza della vita.


Polimnia

Polimnia è la musa della poesia sacra e della pantomima nella mitologia greca. Questa divinità è spesso rappresentata come una giovane donna serena e pensierosa, che tiene una mano sulla bocca come se stesse meditando su qualcosa di importante.


La poesia sacra era un genere di poesia molto importante per i Greci antichi, in quanto celebrava i loro dèi e la loro religione. Polimnia, come musa della poesia sacra, era invocata dai poeti quando volevano creare opere d'arte che celebravano la divinità.


Ma Polimnia era anche la musa della pantomima, una forma di espressione teatrale molto importante nell'antica Grecia. Questa forma d'arte è caratterizzata dall'uso esclusivo del corpo come mezzo di espressione, senza l'ausilio di parole.


Polimnia, come patrona della pantomima, era invocata dagli attori per aiutarli a esprimere le emozioni e i sentimenti attraverso il movimento del corpo. Questa divinità era considerata un'ispirazione sacra e la sua presenza era molto importante per la riuscita delle performance.


In conclusione, Polimnia è una delle muse più importanti nella mitologia greca, poiché rappresenta due forme d'arte molto significative per la cultura di quel tempo: la poesia sacra e la pantomima. Grazie alla sua presenza ispiratrice, i poeti e gli attori greci potevano creare opere d'arte che celebravano le loro divinità e trasmettevano emozioni attraverso il movimento del corpo.




O Musa Calliope

 O Musa Calliope, dea della poesia epica, 

 ispiratrice di grandi e romantici versi. 

Con parole elevate ed armonie sublime, 

narri imprese immortali e gesta eroiche in rima. 


Il tuo canto ampio epos celebranti, 

di re, eroi, dei e miti secolari. 

Racconti di guerre, regni fondati, 

popoli conquistati e vinti. 


La tua lira eterna le glorie e le vicende, 

che altrimenti sarebbero solo frantumi di storia, 

mentre tu le trasformi in memoria viva, 

di cui i secoli futuri faranno ancora tesoro. 


Calliope, ispiratrice di epopee memorande, 

il tuo nome sarà sempre associato 

alla più nobile delle muse, 

che all'uomo dona l'immortalità attraverso la poesia.


Atena

Atena è una delle dee più importanti e venerabili della mitologia greca. Conosciuta come la dea della saggezza, della guerra e delle arti, Atena è stata associata a molte imprese epiche delle divinità greche e, per questo, è stata considerata come una delle più potenti.


Atena, in greco antico Αθηνά, è stata venerata a lungo nell'antica Grecia e ancora oggi rimane un'icona della cultura greca. Già dall'epoca pre-ellenica, Atena era conosciuta come dea della saggezza, della parola e della scienza, nonché protettrice delle città.


Secondo la leggenda, Atena nacque dalla testa di Zeus, pienamente armata e pronta per la battaglia, simbolo di un'intelligenza rapida e creativa. Il padre dunque capì che la figlia sarebbe stata una guerriera divina e le affidò il controllo di Atene, dando origine al nome della città.


Atena è stata ritenuta la protettrice della città di Atene per la sua capacità di ispirare il coraggio nelle persone e per il suo ruolo come patrona delle arti e delle scienze. Si credeva che la dea avesse insegnato all'uomo la tessitura, come anche l'arte della navigazione e la matematica.


Inoltre, Atena è stata rappresentata come una dea che ha aiutato i principali eroi greci nelle loro imprese, aiutando Ulisse in particolare ad attraversare l'Oceano e trovare la sua via verso la casa.


Atena rappresenta la sagace e potente dea della mitologia greca che è stata associata alla grandezza intellettuale e alla forza morale. La sua influenza, ancora oggi, si fa sentire in ogni angolo della cultura greca e nella nostra immaginazione collettiva, impedendoci di dimenticare il valore della saggezza, della battaglia e dell'arte.





Apollo

 Apollo era il dio greco dell'armonia, della musica, della poesia, dell'arceria, delle nubi, della luce, delle rivelazioni, della medicina e della guerra. 


Apollo era il figlio di Zeus e Leto, e la sorella gemella di Artemide, dea della caccia. Apollo abitava sull'Olimpo insieme agli altri dei dell'Olimpo.


Apollo era noto per la sua bellezza e per essere il dio più armonioso e melodioso. Possedeva una lira, che suonava con maestria e la usava per accompagnare i suoi magnifici canti. I Greci lo veneravano come il difensore delle arti e della cultura. 


Apollo guidava il carro del sole attraverso il cielo ogni giorno, portando la luce sulla Terra. Era anche associato agli oracoli, in particolare all'oracolo di Delfi, che era considerato il più autorevole di tutti. I pellegrini venivano da tutto il mondo antico per ricevere consigli e profezie dall'oracolo di Apollo.


Apollo aveva vari amanti mortali, tra cui Dafne, che fu trasformata in un albero di alloro per evitare le sue avances. Apollo era un dio complesso, associato sia alla luce che alle tenebre, alla musica che alla medicina, alla poesia che alla profezia. Era uno dei più importanti e venerati dei nella religione greca antica.


Elio

Elio, il Dio del Sole, è una delle divinità più importanti della mitologia greca. Conosciuto anche con il nome di Helios, era la personificazione del sole e rappresentava la fonte di luce e calore che dona la vita alla terra.


Nella mitologia greca, Elio veniva spesso rappresentato come un giovane uomo con una corona di raggi solari intorno alla testa e un carro trainato da quattro cavalli alati. A volte veniva associato anche ad Apollo, il Dio della Luce e della Musica, e a suo padre Zeus, il re degli dei.


Elio era amato e rispettato da tutti gli abitanti del mondo greco, poiché la sua presenza garantiva la vita stessa. Era considerato il protettore di agricoltori, pescatori e navigatori e la sua presenza nei cieli era vista come un segno di buon auspicio.


Tuttavia, nonostante la sua importanza nella mitologia greca, Elio non era immune ai problemi. La sua passione per il fuoco gli causava spesso problemi e una volta, mentre guidava il suo carro solare, si avvicinò troppo alla Terra, bruciando gran parte della Grecia.


Nonostante questo, Elio rimane una delle divinità più importanti e rispettate della mitologia greca. La sua luce e il suo calore continuano a motivare la vita sulla Terra, e la sua leggenda sarà ricordata per sempre.


Demetra

Demetra, Dea della terra feconda, 

Portatrice di frutti e semi in abbondanza. 


Tu che con il tuo amore generoso, 

Copri la terra di vegetazione rigogliosa. 


Dei cereali e delle messi sei padrona, 

Tu che nutri fiori e piante di ogni specie. 


Al tuo cospetto, gli sterili deserti fioriscono, 

Mentre le messi pendono gonfie e profumate. 


Demetra dai doni preziosi, 

Madre diligente che cura i Suoi figli. 


O Dea abbondante, alimento di tutti, 

In te ripongo fiducia e gratitudine infinita.


Efesto

Efesto è uno dei più affascinanti dei tanti dei presenti nella mitologia greca ed è venerato come il dio del fuoco e della metallurgia. Questo dio è noto per la sua capacità di forgiare armi e oggetti di grande bellezza, grazie alla sua maestria nel lavoro dei metalli.


Nella mitologia greca, Efesto è figlio di Zeus e di Era, e suo fratello è Ares, il dio della guerra. Il padre di Efesto, Zeus, lo ha gettato giù dalla cima dell'Olimpo a causa della sua bruttezza, e il giovane dio è caduto sulla terra dove ha vissuto per molti anni. Dopo aver sviluppato il proprio talento di fabbro, Efesto è stato richiamato sull'Olimpo, dove ha costruito numerose armi per gli altri dei.


Efesto è rappresentato come un uomo brutto con la pelle scura e il suo aspetto è spesso descritto come deformità e difetti fisici. Nonostante tutto ciò, è amato e rispettato dagli altri dei per la sua abilità nel creare oggetti dalle proprietà magiche.


Uno dei miti più noti di Efesto riguarda la sua relazione con Afrodite, la dea dell'amore e della bellezza. Nonostante la sua bruttezza, Efesto si è innamorato di Afrodite e ha cercato di conquistarla. Tuttavia, Afrodite ha preferito Ares, e i due amanti hanno iniziato una relazione segreta. Quando Efesto ha scoperto il tradimento, ha creato una rete d'oro per intrappolarli mentre giacevano insieme e li ha portati alla presenza degli altri dei per essere giudicati. Nonostante questa vendetta, Efesto ha continuato a creare oggetti d'oro e gemme per la sua amata Afrodite.


Efesto è una figura importante nelle leggende greche e la sua abilità nel lavoro dei metalli è celebrata ancora oggi. La sua figura rappresenta la forza e la maestria nel campo della creazione e della produzione, esemplificando come anche la bruttezza e la diversità fisica possano coesistere con la bellezza e l'arte.





Artemide

Artemide è una delle divinità più importanti della mitologia greca. È nota come la dea della caccia, della luna e degli animali selvatici ed è considerata una delle divinità più protettive per gli animali e la natura. Artemide era in grado di cacciare anche le bestie più feroci, grazie alla sua perfetta precisione con l'arco e le frecce.


Secondo la mitologia, Artemide era figlia di Zeus e di Latona. Fu la prima ad essere nata, subito dopo il fratello Apollo, e fin da piccola dimostrò un grande interesse per la natura e per gli animali selvatici. Artemide è spesso rappresentata con un arco e delle frecce, e con la luna a simboleggiare la sua doppia natura di dea della caccia e della luna.


Inoltre, Artemide era anche molto legata alle donne e alla ricerca della castità e della purezza. In molte leggende, si dice che punisse chi avesse violato questi ideali. Ad esempio, la mitologia racconta di come Artemide, indignata dall'indecente comportamento del cacciatore Atteone, lo trasformò in cervo e fece sì che venisse ucciso dai suoi stessi cani.


La fama di Artemide era così grande che molte donne la incoraggiavano a proteggerle dal dolore durante il parto o durante le malattie. In particolare, Artemide era molto importante per le donne che portavano in grembo un figlio, poiché rappresentava la divinità che avrebbe protetto e aiutato il bambino a venire al mondo.


Artemide è una divinità molto importante nella mitologia greca, simbolo di energia, coraggio e intelligenza. La sua figura rappresenta la forza della natura e della vita, il legame tra gli uomini e gli animali selvatici, e un forte simbolo di protezione e amore per la vita e per la dea stessa.


Euterpe

Euterpe è una delle nove Muse della mitologia greca e rappresenta la musa della musica e della poesia lirica. Secondo la leggenda, era figlia di Zeus e della titana Mnemosine e fu una delle dee più importanti dell'arte musicale.


Il suo nome deriva dal greco "euterpos", che significa "piacevole al orecchio". Insieme alle altre muse, ha ispirato numerosi artisti e poeti nell'antica Grecia.


Euterpe è spesso raffigurata mentre suona un flauto, uno strumento che era molto apprezzato nella cultura greca. Secondo la leggenda, la dea insegnò ai mortali come suonare il flauto, e molte delle canzoni e delle melodie che gli antichi Greci conoscevano erano attribuite a lei.


Ma non solo la musica e la poesia lirica; Euterpe era anche la musa delle arti teatrali e dei giochi di scena, rappresentando il potere di trasformazione dell'arte sulla vita delle persone.


L'eredità di Euterpe non si è limitata alla cultura greca, ma ha ispirato anche le arti e la letteratura di tutto il mondo. Il suo ruolo nell'arte musicale e nella poesia lirica continua ad essere celebrato ancora oggi, rendendola una delle muse più amate e influenti della mitologia greca.





Erato

 O Musa Erato, dea dell'amore ardente, 

ispiratrice di canti che accendono il cuore. 

Tu sai dar voce ai sospiri più languidi, 

alle tenerezze più tenui. 


Con te il poeta diventa amante innamorato, 

e intreccia versi come fiori, 

a colei che ha rapito il suo sguardo, 

rendendola immortale nelle sue poesie. 


Erato, fiamma eterna, amore immortalato, 

tu il divino poeta guidi con dolcezza. 

E senza di te, non esisterebbe 

quell' arte che raggiunge gli dei.


al dio Ares, il dio greco della guerra

al dio Ares, il dio greco della guerra


O Ares, dio della battaglia feroce, 

sanguinaria divinità sempre desiderosa di combattimento. 

Tu che ami lo fragore delle armi, il muggito delle folle 

ed il grido dei guerrieri feriti. 

Tu da cui discendono la violenza, la forza bruta e l'aggressività, 

tu che ami vedere scorrere il sangue in cascate rossastre. 


Ares, figlio di Zeus e di Era, dio spietato e senza pietà, 

tu sei la personificazione stessa della guerra, 

il tuo sguardo incute terrore e i tuoi passi segnano la distruzione. 

Soldati coraggiosi ti seguono in battaglia, fiduciosi nella tua protezione, 

mentre i nemici ti temono come il peggiore degli incubi. 


Ares, potente e terrificante dio, tu rappresenti lo strapotere della spada, 

il fragore assordante delle armi e il furore omicida. 

La tua fama è segnata da stragi e massacri, 

la tua gloria è fatta di sangue e di cadaveri. 

Signore della guerra, ambizioso e sanguinario, tu cammini sempre al fianco 

dei guerrieri più feroci ed implacabili. Ares, figlio di Zeus, dio della battaglia!


Eirene

 A Eirene, dea della pace, 

offro questi versi umili. 


Eirene gentile, figlia di Zeus, 

tu che doni refrigerio e sollievo. 

Porti la tua grazia soave 

dove c'è contesa e lite. 


Con parole e gesti sapienti, 

plachi gli animi irritati. 

Omni giorno gridiamo a te, 

implorando la pace. 


Dea benevola, dea conciliatrice, 

tu che rendi l'armonia alle nazioni. 

La tua presenza dona sollievo, 

la tua assenza solo affliction. 


Eirene, tu sei l'ape regina, 

che con le tue ancelle industriose, 

riannodi gli strappati fili, 

ricostruendo l'ordito. 


Noi ti preghiamo, o benigna dea, 

di vigilare su di noi. 

Donaci la pace, la dolce pace, 

pacificatrice amica Eirene.


la dea Eos

 La dea Eos e i primi albori di luce, 

ogni mattino risveglia con dolcezza. 

Fa spuntare il sole e le sue fiamme, 

come un fiore che apre i petali. 


Con tenere dita di rosa, 

Eos sfiora ogni cosa. 

Accarezza ciò che dorme ancora, 

e lo riempie di calore e colore. 


Un manto rosato si stende sui campi, 

mentre Eos sorride al mondo che si risveglia. 

La notte fugge davanti alle stelle, 

che si spengono ad una ad una. 


La dea dell'aurora dona speranza e bellezza, 

ad ogni nuovo giorno che rinasce. 

Con i suoi baci luminosi rifà il mondo, 

come un fiore che apre le ali al sole.


Ebe

 O Ebe, Dea della giovinezza e grazia, 

Della gloria di ogni eterna bellezza. 

Il tuo sorriso anima le ninfe e gli dei, 

Nel tuo palazzo olimpico sempre e sei. 


La tua pelle di velluto è una rosa, 

I tuoi occhi sono stelle a lunghe ciglia, 

Come il candore del latte la tua chioma sparsa. 

Tu che vigili i giardini di gioia, dove mai non invecchia.


Gli immortali t'amano perché porti il colore 

Della primavera nei loro cuori. 

Danzi sull'arpa di Delfi l'inno dell'eterna verdura, 

O divina Ebe, ragazza e figlia di Zeus, sempre giovine e pura.


Ode ad Apollo

 Ode ad Apollo


Dio del sole, delle arti e della musica, 

Apollo risplende bello come l'aurora. 

Con l'arco e le frecce colpisce chiunque osi, 

Minacciare gli umili mortali o gli immortali. 


La lira d'oro tuona le sue armonie, 

Mentre cammini sui sentieri dell'Olimpo. 

I tuoi inni esaltano gli dei e gli eroi, 

Dissetando il cuore come vino generoso. 


Onnipotente e ispiratore, 

Apollo dona doni divini, 

 Che rallegrano la vita degli uomini, 

Riempiendo di virtù e saggezza le menti.


Il tuo canto parla verità profonde, 

Che coloro che ascoltano devono seguire. 

Vate e guaritore, dio dai molti volti, 

Illustre Apollo, a te questo canto.


Urania dea dell'astronomia

Urania, dea dell'astronomia, 

Guida gli uomini nell'immensità del cielo. 

Conosce le stelle e i pianeti, 

 Sa i misteri degli astri. 


 mostra agli scienziati le leggi cosmiche, 

Insegna il movimento dei cieli. 

Fa sognare ponendo domande 

Sulle origini dell'universo. 


Musa dello spazio e delle sfere, 

Urania ispira gli scienziati e gli studiosi. 

Riempie di meraviglia osservando 

La danza armoniosa dei corpi celesti.


Clio Musa dalla veste dorata

 Clio, Musa dalla veste dorata,

della storia l'eterna versatrice,

ove il tempo scrive la sua traccia

e le storie del passato preservare.


Con un rotolo di pergamena in mano,

piega e curva con grazia immacolata.

Il suo sguardo è profondo come l'oceano,

la parola è il suo gioco quotidiano.


Maestosa su un monte ombreggiato dal sole,

si adagia sul muschio morbido come una coltre.

L'eleganza nelle sue mani dipinta

è grande quanto lo spirito che rappresenta.


Musa degli storici e delle antiche grecità

guidaci nella ricerca della verità:

illumina la nostra via con chiarezza

e concedi ciò che serve alla nostra sapienza.