inno orfico a Pan


Inno orfico
A PAN

profumo vario.


Invoco il potente, selvaggio Pan, totalità del mondo,
e cielo e mare e terra, universale regina,
e fuoco immortale: ché son queste le membra di Pan.
Vieni, o beato, che danzi ed erri e insieme con
     le Hore governi,
o            capriforme, che ami le orgie e le mistiche follie, che godi del cielo aperto
e l’armonia del mondo ridesti col tuo lieto canto sonoro,
aiuto contro i fantasmi e stupendo terrore pei mortali,
che di apparir ti diletti presso le fonti a caprari
e a pastori;
o tu che vedi lontano, o cacciatore amico di Eco
        e compagno di ballo alle Ninfe,
che tutto produci e generi tutto, o nume onorato,
signore del mondo, che accresci la vita e diffondi
         la luce, o fecondo Paian,
di antri amante, aspro nell’ira, verace Zeus cornuto,
ché su dite si appoggia l’infinita distesa della terra
e a te di fronte si arretra il fragoroso flutto del
          mare infaticabile
e l’oceano che cinge tutt’intorno la terra;
o aereo alimento, o vitale respiro ai viventi,
occhio di fuoco che sul nostro capo, leggero, ti libri.
Al tuo comando obbediscono questi divini elementi:
tu con la tua sapienza la natura di tutte le cose trasformi
e nutri l’umana specie per il mondo infinito.
Vieni, o invasato baccante, ai nostri santi riti,
concedi ottimo fine alla nostra esistenza
e i panici terrori disperdi ai confini del mondo.