Aedo

Aedo
Omero presenta in diversi luoghi dell’Odissea ritratti di cantori che, durante i banchetti, rallegravano i convitati cantando sulla cetra imprese memorabili di dei e di eroi. Questi poeti cantori o aedi vivevano largendo i loro canti nelle varie corti e, la loro vita errabonda, sostava quando la munificenza di un signore li accoglieva e li tratteneva, così come è detto nell’Odissea per Femio e per Demodoco. La tradizione vuole che Omero stesso fosse un aedo.